Le autrici si interrogano sull’uso dell’ironia nell’articolazione del discorso pubblico televisivo promosso da donne, nella prospettiva di contribuire a valorizzare conoscenza e consapevolezza su temi legati alla parità/disparità dei diritti sociali. Una delle domande che guidano la ricerca è se e come la comicità femminile possa svolgere una funzione sociale (Bergson, 2011) nella costruzione e decostruzione dei luoghi comuni sulle differenze di genere. La riflessione si incentra sulla comunicazione che, nel contesto del servizio pubblico radio-televisivo, viene proposta da due attrici italiane, Lella Costa e Luciana Littizzetto. Le motivazioni della scelta delle due attrici sono diverse, in relazione a biografie e curricula differenti. Lella Costa è in televisione dagli anni Ottanta, prevalentemente ha collaborato nei canali Rai e in trasmissioni connotate dall’assunzione del genere come chiave di lettura dei processi (L’Infedele, La Tv delle ragazze), lavora molto in teatro, è una doppiatrice di film, non frequenta i social media. Luciana Littizzetto ha diverse esperienze televisive, radiofoniche e cinematografiche, è da anni protagonista in una trasmissione Rai condotta da Fabio Fazio, dove ha uno spazio che le permette di diffondere messaggi attraverso monologhi e “letterine”. È una scrittrice; è molto attiva sui social. I percorsi artistici delle due attrici si snodano tra teatro, televisione, radio e cinema con l’intento di raccontare l’Italia contemporanea, privilegiando lo sguardo di genere come chiave di lettura, ma anche come occasione per demistificare con humor e leggerezza visioni stereotipate dei ruoli maschili e femminili. La ricerca consiste in uno studio esplorativo focalizzato sull’analisi dei monologhi delle due comiche, Lella Costa e Luciana Littizzetto, interpretati in programmi televisivi della RAI, nel decennio 2013-2023. Gli argomenti considerati nella ricerca riguardano tre aree tematiche principali: la violenza di genere; le differenze dei ruoli e il cambiamento sociale; le disuguaglianze e gli stereotipi presenti nella rappresentazione mediale. Parallelamente, l’indagine si concentra sulla narrazione (Marradi, 2005; Montesperelli, 2014), che i monologhi propongono delle aree tematiche precedentemente citate, nella prospettiva di dare informazioni, sensibilizzare rispetto al tema e intrattenere con ironia il pubblico. Inoltre, lo studio considera alcune dimensioni dell’impatto che i monologhi hanno sui pubblici, facendo riferimento all’analisi dei dati auditel, ai report della Rai nel periodo selezionato. L’obiettivo che le autrici si propongono è mettere a fuoco se e come la presenza di donne, che usano l’ironia (Fresu 2008, Melis e Fresu 2021) per diffondere messaggi di utilità sociale, possa contribuire alla costruzione del discorso pubblico per promuovere una comunicazione incentrata sul servizio, senza cadere nella trappola dello spettacolo di successo e della necessità di aumentare lo share, richiamando toni volgari contro le donne per far ridere.

Comicità, ironia e comunicazione pubblica. Per una lettura critica dei luoghi comuni di genere nei monologhi di Lella Costa e Luciana Littizzetto / D'Ambrosi, Lucia; Faccioli, Franca. - (2025), pp. 133-155. - MEDIACULTURA.

Comicità, ironia e comunicazione pubblica. Per una lettura critica dei luoghi comuni di genere nei monologhi di Lella Costa e Luciana Littizzetto

Lucia D'Ambrosi;Franca Faccioli
2025

Abstract

Le autrici si interrogano sull’uso dell’ironia nell’articolazione del discorso pubblico televisivo promosso da donne, nella prospettiva di contribuire a valorizzare conoscenza e consapevolezza su temi legati alla parità/disparità dei diritti sociali. Una delle domande che guidano la ricerca è se e come la comicità femminile possa svolgere una funzione sociale (Bergson, 2011) nella costruzione e decostruzione dei luoghi comuni sulle differenze di genere. La riflessione si incentra sulla comunicazione che, nel contesto del servizio pubblico radio-televisivo, viene proposta da due attrici italiane, Lella Costa e Luciana Littizzetto. Le motivazioni della scelta delle due attrici sono diverse, in relazione a biografie e curricula differenti. Lella Costa è in televisione dagli anni Ottanta, prevalentemente ha collaborato nei canali Rai e in trasmissioni connotate dall’assunzione del genere come chiave di lettura dei processi (L’Infedele, La Tv delle ragazze), lavora molto in teatro, è una doppiatrice di film, non frequenta i social media. Luciana Littizzetto ha diverse esperienze televisive, radiofoniche e cinematografiche, è da anni protagonista in una trasmissione Rai condotta da Fabio Fazio, dove ha uno spazio che le permette di diffondere messaggi attraverso monologhi e “letterine”. È una scrittrice; è molto attiva sui social. I percorsi artistici delle due attrici si snodano tra teatro, televisione, radio e cinema con l’intento di raccontare l’Italia contemporanea, privilegiando lo sguardo di genere come chiave di lettura, ma anche come occasione per demistificare con humor e leggerezza visioni stereotipate dei ruoli maschili e femminili. La ricerca consiste in uno studio esplorativo focalizzato sull’analisi dei monologhi delle due comiche, Lella Costa e Luciana Littizzetto, interpretati in programmi televisivi della RAI, nel decennio 2013-2023. Gli argomenti considerati nella ricerca riguardano tre aree tematiche principali: la violenza di genere; le differenze dei ruoli e il cambiamento sociale; le disuguaglianze e gli stereotipi presenti nella rappresentazione mediale. Parallelamente, l’indagine si concentra sulla narrazione (Marradi, 2005; Montesperelli, 2014), che i monologhi propongono delle aree tematiche precedentemente citate, nella prospettiva di dare informazioni, sensibilizzare rispetto al tema e intrattenere con ironia il pubblico. Inoltre, lo studio considera alcune dimensioni dell’impatto che i monologhi hanno sui pubblici, facendo riferimento all’analisi dei dati auditel, ai report della Rai nel periodo selezionato. L’obiettivo che le autrici si propongono è mettere a fuoco se e come la presenza di donne, che usano l’ironia (Fresu 2008, Melis e Fresu 2021) per diffondere messaggi di utilità sociale, possa contribuire alla costruzione del discorso pubblico per promuovere una comunicazione incentrata sul servizio, senza cadere nella trappola dello spettacolo di successo e della necessità di aumentare lo share, richiamando toni volgari contro le donne per far ridere.
2025
Donne nella storia dei media. Autrici, artiste, influencer, tra ribalta e retroscena
9788835163398
comunicazione pubblica; genere; ironia; televisione; monologhi
02 Pubblicazione su volume::02a Capitolo o Articolo
Comicità, ironia e comunicazione pubblica. Per una lettura critica dei luoghi comuni di genere nei monologhi di Lella Costa e Luciana Littizzetto / D'Ambrosi, Lucia; Faccioli, Franca. - (2025), pp. 133-155. - MEDIACULTURA.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/1732545
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